Gita di due giorni lunedi 1 aprile e martedi, nella bellissima
Toscana organizzata da Italia Nostra sezione di Fermo. Questa volta siamo
arrivati in Val d’Orcia in provincia di Siena.
Prima tappa S. Quirico d’Orcia dove abbiamo anche pernottato.
Nel pomeriggio, passeggiata a Montalcino, terra natale del Brunello, uno dei vini rossi più famosi al
mondo. Abbiamo girato nel centro storico
tempestato di piccoli negozi di ceramica, gastronomia tipica ed enoteche e dove
abbiamo ammirato l’imponente Rocca che fu roccaforte senese. Qualche qcuisto e ripartenza
per l’Abbazia di S. Antimo.
Abbazia in stile romanico che sarebbe stata innalzata da Carlo
Magno nel 781 di ritorno da Roma, lungo la strada francigena.Si narra ché l’esercito
provato da un’epidemia di peste, sarebbe
guarito grazie all’erba che nasce nella
valle dello Starcia poi detta carolina. Nell’Abbazia risiede una comunità di
canonici detti “Canonici bianchi” infatti il loro abito è completamente bianco
e si riuniscono sette volte al giorno per innalzare a Dio inni e canti
spirituali. Abbiamo assistito anche noi a questi canti Gregoriani e partecipato
ad una breve processione. Fine dell’intensa giornata e molto stanchi siamo
rientrati in hotel.
Al mattino dopo una robusta colazione (chi sa perché quando si è
fuori facciamo delle colazioni che a casa ci potrebbero bastare per una
settimana) partenza per Monte Oliveto Maggiore.
Un grandissimo complesso monastico fondato nel 1313 da Bernardo Tolomei appartenente ad una delle più importanti
famiglie senesi. All’interno di un grande portico protetto da vetrate abbiamo
ammirato gli affreschi del toscano Luca Signorelli e del piemontese Giovanni Antonio Bazzi, detto
il Sodoma (lascio a voi scoprire il perché).
Non posso citarvi tutte le opere e gli artisti che si possono
ammirare. C’è una la Biblioteca Monastica ricca di 40.000 volumi e opuscoli
codici e incunaboli. Nell’adiacente farmacia
c’è una raccolta di vasi del XVII secolo che contenevano le erbe da cui
ancora oggi ricavano cordiali e digestivi.
Piccola osservazione personale, passando davanti al refettorio, già
apparecchiato per il pranzo, ho notato un grande uovo di Pasqua posto a terra
al centro della stanza e un fortissimo odore di frittata con le cipolle da far svenire… Pranzo nel ristorante all'interno del complesso e ritorno a casa. Devo dire che per un verso mi piace fare queste gite perchè si socializza, ma viaggiare da soli è meno stancante. Comunque, l'importante è viaggiare e conoscere la nostra bella Italia.
"Non dirmi quanto sei educato e colto, dimmi quanto hai viaggiato" (profeta Maometto).
Mi sono dilungata un pochino, ma è stata una bella gita. Un abbraccio a tutti.
Dani